Un’occasione mancata

 

La parte del gioco che mi ha sempre affascinato di più è senz’altro il controgioco.

Da soddisfazione una dichiarazione ben curata per arrivare a un contratto difficile,  una bella giocata con il morto ma un difficile controgioco in perfetta sintonia con il compagno è un’altra cosa.

 

Ieri sera avevo una buona occasione. Giocavo il “Barometer” con l’amico Roberto Rivera. La mano N. 13 (tutti in zona, dich. Nord) Seduto in Est ho:

 

ª AQ986542

© 82

¨ Q8

§ 3

 

Nord sulla mia destra apre di 3 Fiori, entro con 3 Picche. 4 Fiori a sinistra e Roberto dopo alcuni secondi dichiara 5 Fiori. Passo dall’apertore e, pensando di non avere molto di più di quanto promesso ripiego a 5 picche. Sud che si era accontentato prima con 4, ora combatte dichiarando 6 fiori. Un’altra breve pausa da Roberto seguito da passo. Nord passa di nuovo e io guardo le mie carte. Il passo è ovviamente forcing è un nuovo invito per andare a slam se appena posso. Continuo a studiare le mie risorse ma non vedo nessun altro asso, nemmeno re, nascosto e quindi non colgo l’invito ma dichiaro Contro che termina l’asta.

 

L’intuito mi dice di fare un attacco aggressivo con la dama di quadri ma stiamo andando abbastanza bene e scelgo il più ortodosso 8 di cuori. Questa la mano completa:

                             ª KT        

                             © AK9543

                             ¨ J9742                                       

                             §                                                             

ª J3                         W               ª 7            

© T7                   S         E          © QJ6                                           

¨ AK3                      N               ¨ T65                               

§ QJT742                                   § AK9865            

                             ª AQ986542

                             © 82

                             ¨ Q8

                             § 3

 

Il gioco si è svolto così : cuori per il re in nord che ha proseguito con l’asso per poi tornare con il re di picche. Io ho rilevato il re nel caso fosse singolo, tentando di incassare anche la dama. Il dichiarante ha tagliato, battuto le atout e sulla dama di cuori ha scartato la quadri. Due down – 500, zero per noi. Tutto regolare?

 

Il barrage molto aggressivo aveva permesso agli avversari di trovare una buona difesa al livello di sei! La maggioranza aveva giocato 4 o 5 picche, qualcuno addirittura contrati!  Mi rammaricavo che non aveva seguito l’istinto attaccando a quadri perché così avremmo promosso la presa di quadri in tempo. Ma c’era ancora tempo, malgrado l’attacco, come Roberto giustamente ha fatto notare, vedete come?

 

Dopo asso e re di cuori e re di picche avevo la possibilità di dare un segnale forte al compagno scartando la dama di picche (sotto il suo re). Fermandosi per un’istante è lampante che il dichiarante può scartare l’eventuale perdente di quadri sulla dama di cuori affrancata. Devo chiedere al compagno di fermarsi e giocare cuori per annullare la vincente del dichiarante con la mia scartina di fiori!

 

Un’occasione mancata per un bel controgioco!

 

J.J.